Ora et Labora

Nelle Valli Sturla e Aveto si possono ancora vedere i segni della presenza monastica, sia attraverso i manufatti (chiese, abbazie, etc) ma anche nel paesaggio.

 

In effetti, questa presenza monastica nelle Valli Sturla e Aveto, è stata una efficace presenza ecclesiastica di controllo del territorio che ha caratterizzato il paesaggio, inserendosi anche nel controllo del sistema delle strade mulattiere di lunga percorrenza sulle quali sono transitate fin dal Medioevo merci di ogni genere, anche pregiate, fra i porti della costa e la Pianura Padana, e spesso i Paesi europei.

 

L'attività di bonifica, di colonizzazione agricola, ecc., svolta dai monaci nel corso dei secoli ha dato inoltre un forte impulso alla sviluppo di queste valli.

 

Questo percorso ecomuseale, che tocca tre Comuni (Borzonasca, Rezzoaglio e Santo Stefano D'Aveto) si pone come obbiettivo di collegare tra loro i siti più significativi della presenza monastica in queste valli, utilizzando l’AV come asse portante di questo ecomuseo, permettendo anche di ammirare aspetti caratteristici del paesaggio del Parco dell'Aveto.

 

I nodi di questo percorso ecomuseale sono:

 

Borzonasca

: Capoluogo dell'omonimo Comune e sede dell'Ente Parco Aveto, è situata alle spalle del Golfo del Tigullio. In quest'antico borgo sul fiume Sturla, dal centro storico magnificamente conservato, troviamo molti esempi di portali megalitici, la cui origine è forse da attribuire ai monaci. Inoltre si possono trovare altri elementi architettonici, come cicogne e gigli, che decorano per lo più le case più nobili, e semisfere di pietre che segnalavano gli edifici destinati a conservare le derrate alimentari.

 

Borzone

 In questa località troviamo l'abbazia benedettina di Sant'Andrea di Borzone, una delle fondazioni benedettine più antiche della Liguria. Si compone di torre campanaria, chiesa iin stile romanico e dal convento. Essa era stata insediata per la bonifica e messa a coltura della valle.

Poco distante, in località Case Bancore, si possono vedere alcuni esempi di teste di pietra, teste apotropaiche. Esse forse servivano per proteggere le case dagli spiriti maligni e sembrerebbero avere origine da antichi rituali pagani dei primi Liguri, avendo quindi un significato arcaico e animistico.

 

San Martino di Licciorno

Seguendo il sentiero dei Monaci e costeggiando il beo o beudo (antico canale di irrigazione) Zolezzi - Vallepiana, si giunge ai suggestivi ruderi della chiesa di San Martino di Licciorno avvolta da vegetazione infestante. Questa chiesa, di probabile origine romanica, ospitava le funzioni dei monaci del monastero di Borzone dell'ordine bobbiense di San Colombano. Le notizie più antiche di questa chiesa risalgono al

1298.

 

Perlezzi

Per le sue peculiarità architettoniche e storiche, questo borgo è considerato uno dei più belli della Valle Sturla. Fondato nella prima fase della colonizzazione longobardo - Bobbiense, è un esempio tipico di villa monastica.

 

Passo della Gonella

È un valico della strada, che ricalca l'antica mulattiera, proveniente da Borzone per l'Aveto e Bobbio, sede del monastero fondato nel 612 dal monaco irlandese Colombano.

 

Cabanne

La piana di Cabanne si è formata dall'accumulo di sedimenti dell'antico bacino palustre formatosi dallo sbarramento del corso del fiume Aveto a causa di una paleofrana. La bonifica di questa palude fu probabilmente intrapresa dai monaci benedettini di Villacella.

 

Villacella

Qui troviamo i resti archeologici di un monastero e insediamento benedettino dell'alto medioevo, sulla strada proveniente dalla Fontanabuona. I resti del convento sono inglobati in un mulino ad acqua. La chiesa di San Lorenzo di Villacella ha origine nel 1109. La tradizione attribuisce ai monaci di Villacella la bonifica della palude di Cabanne.

 

Allegrezze

All'interno della più antica chiesa della diocesi, Nostra Signora Assunta, troviamo austere colonne in pietra nera tardo medievali e arcate a tutto sesto nelle tre navate. In questa frazione troviamo anche, presso il campo sportivo un esempio di Barco, tipico fienile ormai solo presente in alta Val d'Aveto. I Barchi presumibilmente hanno origine celtica, come il monaco irlandese Colombano.

 

Alpepiana

In questo paese di antica origine, in ripiani di mezzacosta, fu insediato nel secolo VII il primo monastero della Val d'Aveto. Il primo mulino ad acqua introdotto nella Val d'Aveto venne introdotto qui dai monaci. In epoca romana Alpepiana era sul confine tra i municipi di Velleia e Libarna.

 

Oltre l'individuazione di sentieri di collegamento tra alcune porte dell'ecomuseo (Cabanne, Alpepiana ed Allegrezze), la creazione di un polo museale/didattico (eventualmente da collocare in una delle strutture dell'Ente Parco Aveto) per l'illustrazione e ricostruzione del lavoro dei monaci nella trasformazione del territorio, delle tecniche e sistemi utilizzati nella messa a cultura e bonifica, dell'organizzazione di una abbazia, ecc, alla valorizzazione in generale dei siti, sarebbe estremamente opportuno la valorizzazione dei suggestivi ruderi della antica chiesa di San Martino di Licciorno